A seguire tutti gli altri premi e le relative motivazioni:
PREMIO GIOVANI A TEATRO a "1861 - La brutale verità" - “Lo spettacolo è stato innovativo nel presentare la Questione Meridionale post unitaria. Sono stati messi sotto i riflettori aspetti osceni della storia italiana attraverso la potenza recitativa del narratore, l'interpretazione, anche tramite la meravigliosa voce, della cantante e l'accompagnamento musicale perfettamente intonato a entrambi”.
MIGLIOR ATTORE CARATTERISTA - Tiziano Foantan, nonno di "Weekend a Capri" - “Ha interpretato amabilmente l'anziano nonno, costretto a subire le stravaganze e le finzioni volute dalla padrona di casa, mettendo comunque in evidenza ostinazioni e caratteristiche della sua veneranda età”.
MIGLIORE ATTRICE CARATTERISTA - Pamela Marinucci, la Pierina di "Sganarello, medico per forza e per amore" - “Ha vestito con maestria i panni di una serva che, di fronte alla rigidità della collega Valeria, ha mantenuto un'ironia giocosa più da alleata di Sganarello che del vecchio Geronte, perfettamente in linea con i canoni della Commedia dell'Arte”.
MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA - Goffredo Laugeni di "Ultimo Scugnizzo" - “Un Dante Sarchiapone perfetto, anche in linea con quello che il cognome rappresenta per la commedia e il dialetto napoletani. Ha reso perfettamente la figura del maestro sciocco, credulone e goffo, ma di buon cuore”.
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA - Roberta Principe per "Le 5 rose di Jennifer" - “Incredibilmente perfetta nel suo vestire il ruolo di una solitudine che aliena, attraverso la fissità di espressione e la vocalità monocorde”.
MIGLIORE REGIA - Francesco Facciolli e Scilla Sticchi "Sganarello, medico per forza e per amore" - “In una scenografia essenziale hanno avuto l'abilità di muovere gli attori come in una scacchiera, fatta però di scale”.
MIGLIORE SCENOGRAFIA - Giuseppe Petriccione e Vincenzo Russo "Ultimo scugnizzo" - “La più elaborata e con tre cambi: ha reso perfettamente l'interno dell'abitazione dell'avv. Razzulli, ma soprattutto l'esterno del basso napoletano fatto di piccole botteghe e l'edicola sacra”.
MIGLIORI COSTUMI - Scilla Sticchi "Sganarello, medico per forza e per amore" - “Perfetti e accurati i costumi che hanno evidenziato l'attinenza alla ridondanza della Commedia dell'Arte, pur nell'accuratezza del rendere particolare e unico ogni personaggio”.
MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA - Alessandro Bruni "Farà giorno" - “Ha reso perfettamente la trasformazione dello sbruffoncello romano da coatto allergico alla cultura e ai libri a ragazzo di grande cuore e capace di profonda dedizione e affetto nei confronti di chi lo ha accolto con rispetto, costituendo al tempo stesso un grande maestro di vita, pur nella fondamentale diversità di pensiero”.
MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA - Marinella Rodà "1861- La Brutale verità" - “Una grande voce, una grande musicista, una forte presenza scenica che anche attraverso le canzoni popolari ha sostenuto la narrazione, cantando gli oppressi, i ribelli, briganti e brigantesse e la desolante condizione della donna, soprattutto quella del Sud, al tempo dell'Unità d'Italia”.
PREMIO SPECIALE COMMISSIONE ESAMINATRICE - "Le 5 rose di Jennifer" - “Testo coraggioso su un tema contemporaneo che fa riferimento a una condizione umana di solitudine e a una figura che ci costringe a riflettere sui canoni falsi della società, capace di emarginare e portare alla disperazione”.
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA - "1861 - La brutale verità" - “Per l'ottima trasposizione scenica di un periodo buio della storia dell'Unità d'Italia, vista con gli occhi del Sud che ha subìto, tra stupri e crudeltà, svelando la brutale verità di soprusi e violenze e dando voce al grido di libertà che ha trasformato la popolazione in briganti pur di difendere famiglie e territori”.
MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DEL SENATO - "Ultimo scugnizzo" - “Ottimo testo classico di Raffaele Viviani in cui tutti gli attori hanno ben caratterizzato i personaggi senza eccedere in forzature, in un'ambientazione scenica di grande effetto e in un perfetto gioco di squadra”.
PREMIO SPECIALE A... JENNIFER - "Le 5 rose di Jennifer" - “Personaggio coraggioso che ha costretto gli spettatori a riflettere sul diverso, sulla solitudine, sugli espedienti di una vita nascosta che resta in attesa di una telefonata pur di dare una risposta al proprio desiderio di amore”.
Alla fine, ognuno, tra spettatori, attori, giurati, musicisti, organizzatori e cantanti, si porterà nel cuore un pezzetto di questa esperienza certamente forte, ma soprattutto che ha dimostrato che il desiderio di cultura è, per fortuna, ancora intenso. Un monito per proseguire sulle strade intraprese!
Cristiana Carnevali