Detto questo, però, i complimenti (e pure tanti!) dobbiamo farli anche alla Compagnia "Teatro Immagine" che ha portato sul palcoscenico dell'Ariston di Agugliano la loro versione de "Il Barbiere di Siviglia". Provenienti da Salzano, in provincia di Venezia, il gruppo era già molto conosciuto da queste parti per aver vinto per due anni di seguito nel 2006 e nel 2007, il premio "La Guglia D'Oro" rispettivamente con "I promessi sposi" e "Il mercante di Venezia". Con gli stessi Promessi Sposi di manzoniana memoria hanno conquistato anche altri riconoscimenti, tra i tanti vinti in Italia e all'estero, nella regione Marche. E nell'anno delle Celebrazioni Rossiniane, in cui il famosissimo "Barbiere" sarà rappresentato ovunque, nella versione canonica di "opera buffa", la trasposizione della Compagnia veneziana lo lega ancora di più alla storia culturale del nostro Paese, rileggendo Gioacchino Rossini a suo modo e cioè attraverso la lente della Commedia dell'Arte. E questa trasformazione avviene direttamente sul palco dove un tecnico, una sarta, il capo delle seconde comparse, il direttore di scena e il musicista che nell'orchestra suona il triangolo, scoprono che i cantanti e i musicisti che stanno aspettando, non arriveranno, perché sono rimasti a Venezia. Ma in teatro c'è già il pubblico e per di più pagante, così i nostri eroi si organizzano e mettono comunque in scena il Barbiere di Siviglia, ma... a modo loro, o meglio "in guisa dei Commedianti dell'Arte". E' così che si scorgono sicure somiglianze con le tante "maschere" italiane più famose: Figaro, per esempio, sembra essere la copia esatta di Arlecchino e la coppia di innamorati (Rosina e il conte di Almaviva) è tale e quale a Florindo e Rosina, così come Messer Bartolo, come si può non identificare la sua avarizia in quella di Pantalone! E Don Basilio è tale e quale al dott. Balanzone... Insomma, il gioco è fatto e il pubblico si diverte tantissimo e ride continuamente alle sollecitazioni degli attori!
Cristiana Carnevali