Quanti richiami allo scorso anno: Villa Nappi (finalmente!), la lirica, lo stesso gruppo di cantanti lirici, lo stesso direttore d'orchestra e la stessa regista, un'opera diversa, la straconosciuta "Traviata", ma infiniti ricordi. L'ha detto anche il Maestro Maurizio Petrolo a fine serata e lo ha ribadito il Sindaco, Daniele Carnevali, sottolineando la forza di volontà, la caparbietà, il volere le cose che alla fine accadono e si moltiplicano. D'altronde l'effetto di un'opera lirica nello splendido parco di Villa Nappi lo scorso anno era stato "proibito" da una tromba d'aria e dopo un'attesa di 365 giorni, finalmente è stato possibile coglierne tutta la magia. E se si fosse lasciato libero il pensiero, magari... quella festa danzante, quella di "Libiam ne' lieti calici", diventava anche una delle tante feste danzanti che si sono svolte in tempi antichi in quel parco o nei saloni della villa dei Conti Nappi. Ma con in piedi ben saldi a terra, di sicuro si deve riconoscere che è stata un'occasione culturale, per chi la Traviata non l'ha mai vista, una conferma per chi, invece, "La Traviata" la conosce a memoria e ha tentato anche di cantarla, insieme a soprano e tenore... Molte cose insieme: la musica di Giuseppe Verdi, una delle opere più rappresentate al mondo e portate in scena dalle più famose cantanti internazionali a cominciare da Maria Callas, i canoni del romanticismo puro, il lavoro di Alexandre Dumas figlio da cui è tratto il libretto di Francesco Maria Piave, ovvero quella "signora delle camelie", partita da un libro e approdata a teatro, al cinema e nella lirica. Il sacrificio d'amore, la tisi, malattia romantica per eccellenza e molto altro ancora appartengono alle linee indicate da Alessandro Manzoni e alle quali Verdi si è totalmente attenuto.
A Villa Nappi, il piacere di una serata caldissima, ma mitigata da un venticello fresco, ha reso ancora più piacevole la prima esperienza di opera lirica nel parco di Polverigi. Il pubblico ha apprezzato e ha partecipato numeroso all'evento sul cui palco sono salite anche alcune comparse polverigiane. Per i cantanti alcune conferme rispetto allo scorso anno: il soprano Maria Carla Curia (Violetta Valery), il tenore Gilberto Mulargia (Alfredo Germont), il baritono Carlo Morini (Giorgio Germont), Assunta Berlingieri (nel doppio ruolo di Annina e Flora).
Un paio di note sulla serata, apparse evidenti anche a un inesperto melomane: un legame visivo troppo stretto tra Violetta - Alfredo e le indicazioni del direttore d'orchestra, tanto che alcuni passaggi hanno perso di intensità nel dramma che si stava consumando; un primo atto partito un po' in sordina, rispetto al finale dove evidentemente si erano tutti scaldati (voci comprese); i microfoni ad archetto che inizialmente hanno preso troppo vento pur se schermati a dovere e che non sono mai stati aperti e chiusi secondo le esigenze dell'opera, facendo perdere di intensità alle voci che pur se potenti, non potevano coprire la vastità del parco. Niente di preoccupante, per carità, ma pur sempre sbavature che potrebbero essere evitate.
E alla fine un ultimo... brindisi per il bis dei saluti, al quale ha partecipato anche il pubblico con lungo applauso finale e con richieste al sindaco per l'opera da scegliere per la lirica a Villa Nappi del 2018!
Cristiana Carnevali