Cristiana Carnevali
Circa una sessantina di persone hanno preso parte alla domenica del Touring Club Italia riservata e dedicata totalmente a Polverigi. Rispettando la tabella di marcia dei tanti appuntamenti previsti dal programma, il ritrovo è avvenuto regolarmente nella sede di "La Terra dei Castelli", dove è avvenuta la registrazione di ciascun partecipante, anche per dare poi la possibilità ai volontari della Pro Loco di allestire il Teatro della Luna e cucinare il necessario per il pranzo, del tutto simile a quello che la tradizione indica come il pranzo che nelle nostre campagne veniva dedicato alla festa del vino novello, ovvero risotto al Rosso Conero, porchetta, erbe di campo in padella e mele rosa dei Sibillini. Nella Sala consiliare sono stati accolti dal Sindaco di Polverigi, Daniele Carnevali, che ha portato il saluto dell'Amministrazione comunale, sottolineando l'importanza di questa gradita visita, per far conoscere la realtà del territorio e la ricchezza del suo patrimonio di bellezze artistiche e architettoniche. Prima di iniziare il tour, la prima opera da visionare, direttamente nella sala, è la cosiddetta "Crocifissione di Polverigi", affresco unico in Italia, del Quattrocento e appartenente a quel movimento artistico che fu definito come "Gotico gentile". Prima tappa del tour dei visitatori, subito dopo la Sala Consiliare, è stata la chiesa di Sant'Antonino, la chiesa parrocchiale di Polverigi, esaminata e raccontata ai presenti dal professor Sergio Rigotti, presidente della Mediateca comunale "Giamagli", che ha fortemente voluto l'appuntamento con il Touring Club. In origine, ha detto Rigotti, era una chiesa bellissima, con le colonne sulla facciata. Era stata progettata dall'ing. Gabuzzi, lo stesso che ad Ancona ha realizzato il Palazzo del Rettorato in piazza Roma. Successivamente (appena 36 anni più tardi), il nuovo parroco decise un ampliamento. Diede l'incarico all'ing. Giuseppe Buffoni di allungare l'edificio di soli tre metri, costringendolo a un'altra facciata, sicuramente meno affascinante, come è l'attuale. Anche all'interno della chiesa i partecipanti a questa giornata polverigiana hanno ammirato ogni singola opera d'arte, seguendo con attenzione il percorso stabilito dal prof. Rigotti che non ha assolutamente trascurato Giuseppe Cherubini, pittore anconetano di inizio Novecento, autore di tutte le decorazioni pittoriche e della Pala dell'altare maggiore. Una delle pochissime testimonianze del pittore sul nostro territorio, avendo poi sempre lavorato a Venezia, dove morì nel 1960.Di grande interesse anche "La Deposizione" di Ercole Ramazzani, artista locale del Cinquecento e unica opera di cui esiste un disegno preparatorio che fu acquistato in Inghilterra dalla Mediateca di Polverigi nel 1998. La tappa successiva ha portato tutti al Roccolo, all'interno delle mura del Castello. Dopo il pranzo, particolarmente gradito a tutti i partecipanti per il suo carattere storico - tradizionale, al fine di scoprire ancora il territorio e soprattutto un paese fortemente segnato dalla storia e custode di ulteriori grandi opere d'arte, il gruppo si è spostato, dopo una visita alla sede della Mediateca Giamagli per l'esposizione di fotografie naturalistiche di Cristiano Esposto, a Villa Nappi, per una passeggiata istruttiva nel parco, dove sono stati mostrati non solo l'antica chiesa del SS. Sacramento con i suoi tesori datati dal 1300 al secolo scorso e l'organo del Fedeli, realizzato nel Settecento, ma la Villa stessa e ciò che resta del monastero agostiniano brettinese di Santa Maria Maddalena risalente al 1225. Non sono mancati riferimenti a grandi momenti storici di Polverigi, a cominciare dalla Pace che dal nostro paese ha preso il nome, del 1202, alla battaglia del 17 luglio 1944 combattuta in buona parte nel territorio con 2.500 caduti e la distruzione parziale del centro storico. Cristiana Carnevali
0 Comments
|
AutriciSiamo donne, di Polverigi e intorno al pentolone della marmellata ci divertiamo davvero! Archivio
Luglio 2022
Categorie
Tutto
|