Cristiana Carnevali
La Cultura con la "C" maiuscola, esaltata, condivisa, sdrammatizzata, giocata, suonata, evocata, parlata... declinata in mille modi diversi e con molta leggerezza, forse a causa, o meglio, con il contributo della musica. E forse la sala del cineteatro Ariston di Agugliano risuona ancora delle note del bravissimo Marco Zurzolo e del suo Quartet e soprattutto della voce potente e pronta a far accapponare la pelle di un grande Giancarlo Giannini. Il grande attore italiano è sembrato particolarmente in vena in questa sua presenza graditissima sul nostro territorio, ospitato dall'Associazione La Guglia. Si è prodigato in sorrisi, in interruzioni di poesie per giocare con i musicisti, in dialoghi con il pubblico in sala, ma soprattutto ha lasciato il segno con un utilizzo della sua voce, calda e intensa, a sua volta strumento di accompagnamento alla musica. E le parole, come recita il titolo dello spettacolo, sono note davvero, con il doppio senso, adesso lo sappiamo, di note musicali e di note ovvero conosciute. D'altronde chi non conosce Neruda, Prevert, Leopardi, lo stesso Pedro Salinas con cui Giannini ha aperto lo spettacolo, leggendo "Il bacio che non ti ho dato" e poi Shakespeare e l'Amleto, Cecco Angiolieri, Alda Merini, Ada Negri, Pier Paolo Pasolini e molti altri ancora tra gli autori conosciuti, o anche ignoti (come i due testi di Nativi americani letti) che hanno osannato la donna, l'amore, le emozioni. Due volte (ma nel raddoppio non è stato il solo) Giacomo Leopardi, in questa sua culla marchigiana, sono il minimo indispensabile per ognuno di quelli che lo hanno nel cuore, ma "A Silvia" e "L'Infinito" non sono mai state così belle, così intense, tra un sospiro, una parola sussurrata, un'accelerazione di ritmo. Anche per il pubblico presente in sala è stato dolce "naufragare in quel mare" di parole note e di musica, tanta musica, popolare, napoletana, inedita, colonna sonora di film o successi dei Gipsy King, virtuosismi di quattro musicisti eccellenti come Marco Zurzolo al sassofono, Carlo Fimiani alla chitarra elettrica, Agostino Mennella alla batteria e Marco de Tilla al contrabbasso. Lo scambio di energia, sul palco, è stato coinvolgente, sorrisi, applausi, cenni di musica, giochi tra le sette note. E poi una "sfida", perché Giancarlo Giannini ha sfoderato il suo marranzano (tipico strumento musicale siciliano, meglio noto come scacciapensieri) e ha deciso di accompagnare musicalmente il quartetto, strappando non pochi applausi e sorrisi al pubblico, ma soprattutto dimostrando di essere davvero in gamba, con uno strumento non proprio facile! Quel divertirsi continuo tra attore e musicisti, ha coinvolto le persone presenti, ha alleggerito l'atmosfera, ha contribuito a rendere la serata davvero indimenticabile, soprattutto perché quando poi Giannini ha deciso di fare sul serio con le poesie non ce n'era davvero per nessuno, lui stesso attore e strumentista con quella voce così importante, ma al tempo stesso malleabile, capace di far correre i brividi lungo la schiena semplicemente utilizzando pause ad effetto, per poi incalzare con la metrica e i sonetti, quei sospiri infilati ad arte tra una parola d'amore e l'altra, il respiro reso un po' pesante da una recente bronchite e dalle molte sigarette, tanto da dire al pubblico che poteva tossire tranquillamente, perché a lui non dava fastidio, essendo nelle stesse condizioni... Mille piccole cose hanno reso la serata unica: il sorriso con cui Giannini strizza gli occhi, quei suoi occhi blu, così come lo abbiamo visto fare in moltissimi suoi film, conosciutissimi a tutti, gli occhiali appoggiati sul naso, quel tipico gesto con cui si allontana il ciuffo dei capelli, i suoi capelli candidi, dalla fronte... non ci si era nemmeno resi conto di conoscerlo così bene in tutti questi particolari prima di questo appuntamento dal vivo, ma al tempo stesso, segnale questo di una carriera importante, lunghissima e che è entrata nel nostro vivere quotidiano, con il successo di tutti i suoi film, da Mimì Metallurgico a Pasqualino Settebellezze, a Paolo il caldo, a tutti gli altri, con la delicatezza di quelle parole note e con la forza di una professionalità senza limiti. Cristiana Carnevali
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"Le parole note", condite da una voce intensa, uno sguardo altrettanto penetrante e la musica, sono la formula esplosiva dello spettacolo post-natalizio organizzato dall'Associazione La Guglia presso il cine-teatro Ariston di Agugliano per la serata di giovedì 27 dicembre. Protagonista il grande attore italiano Giancarlo Giannini, accompagnato dal sassofonista Marco Zurzolo e i suoi musicisti: Aldo Perris al contrabbasso, Carlo Fimiani alla chitarra elettrica, Marco Gagliano alla batteria. Già il titolo del recital la dice lunga: sono parole conosciute, grandi classici della letteratura, brani e poesie firmate da Pablo Neruda, Dante, Federico Garcia Lorca, Gabriel Garcia Marquez e poi William Shakespeare, Cecco Angiolieri, Pedro Salinas, Pier Paolo Pasolini, una grande varietà di scrittori conosciutissimi per argomenti diversi, ma che possiamo racchiudere in un unico tema che è la vita, perché l'amore, la donna, la passione ne fanno parte integrante e che il grande Giannini leggerà "perché le poesie vanno lette e non recitate", come è solito dire. E se le parole sono note, i brani musicali sono inediti del sassofonista partenopeo Zurzolo (particolarmente avvezzo alla creazione di grandi accompagnamenti e sottolineature musicali anche per il cinema) che sarà sul palco con il suo quartetto, inediti capaci di evocare atmosfere inenarrabili, non sono che parlano d'amore, ma che porteranno malinconia, ironia, misticismo, da buone accompagnatrici della parola che dal Duecento arriverà fino ai nostri giorni. E là dove la letteratura incontra la musica, la magia è assicurata! Lo spettacolo che ha segnato il grande ritorno di Giannini a teatro è un viaggio nell'universo femminile così come è stato cantato dai poeti, dall'amor cortese a quello platonico, a quello struggente. Circa venticinque i brani che ne fanno parte e che spaziano in tutto il mondo, dall'Italia alla Cina, dall'Europa all'America (comprese due poesie dei Nativi Americani particolarmente intense). In ogni istante la parola è sottolineata dalla musica, sempre in chiave jazz, anche quella della tradizione partenopea!
Giancarlo Giannini usa la voce e la recitazione come fossero ulteriori strumenti, tra pause, parole e sospiri, rendendo indimenticabile un appuntamento con la Cultura, in un crescendo di parole che potrebbe finire (non è sempre così) anche con la meravigliosa poesia di Jacques Prevert "Questo amore". Per il pubblico che sarà presente ad Agugliano un'occasione irripetibile di poter assistere al recital di un grandissimo attore e al tempo stesso di gustarsi poesie conosciutissime, ma presentate in modo da risultare quasi nuove, ma soprattutto indimenticabili. Le emozioni sono assicurate e si muoveranno per la platea nel crescendo della recitazione e della musica. Di certo le doti di Giancarlo Giannini non le scopriamo oggi. E pensare che non voleva fare l'attore, ma credeva che, studiando per diventare Perito elettronico, sarebbe andato a lavorare all'IBM! Ma poi la voce, la sua bellissima, intensissima voce, ha preso un'altra strada per lui. A distanza di un anno da Tullio Solenghi, un altro grande ligure calcherà il palcoscenico dell'Ariston di Agugliano per regalare al pubblico una serata magica fatta di musica e parole. Parole note! Cristiana Carnevali E' in programma per la serata di venerdì uno dei due appuntamenti clou per concludere l'anno a teatro e nel modo migliore possibile che anche quest'anno l'Associazione La Guglia ha organizzato al cinema-teatro Ariston di Agugliano, proponendo due spettacoli unici, prima e dopo Natale. Il primo in ordine di tempo, quindi, è stato organizzato per venerdì prossimo e vedrà come protagonista il divertentissimo Max Paiella con lo spettacolo "Solo per voi", uno show difficilmente inquadrabile, essendo legato all'attualità e al momento specifico della nostra realtà italiana (come potrebbe essere diversamente?). L'idea, in fondo, è quella di un cantastorie come quelli di un tempo, quelli che giravano per le città a raccontare, di piazza in piazza, le ultimissime notizie e i pettegolezzi. Di certo possiamo anticipare che sarà molto divertente e capace di dare l'avvio alle prossime Festività Natalizie nel modo migliore possibile. Max Paiella, attore, cantante, autore e chi più ne ha più ne metta, popolare conduttore de "Il Ruggito del coniglio", trasmissione cult di Radio Due, sarà ad Agugliano per accompagnarci in un viaggio attraverso le nostre emozioni. Certo non è cosa facile, considerata la complessità dell'universo umano! Ma imbracciando la sua chitarra, Paiella sarà capace di aiutarci a muoverci in questo mondo difficile, quale quello dell'interiorità, con una ricetta tutta sua che rappresenta una sorta di "manuale di sopravvivenza emozionale". Spiegare le emozioni con la musica è l'intento, perché tutto è farcito di musica e ironia, tra il serio e il faceto e saremo guidati tra rabbia, paura, malinconia, felicità... ma non saremo soli, assolutamente no! In questo percorso saremo insieme a tutti i personaggi più divertenti, le imitazioni più riuscite, le sue canzoni, con le quali da sempre si propone al pubblico. Tutto sarà al servizio delle emozioni, funzionali per mettere in scena questo manuale che è il senso dell'intero spettacolo basato sull'umano sentire per raccontarlo e sotto certi aspetti anche esorcizzarlo, soprattutto quando si tratta di quelle emozioni difficili che non ci procurano affatto gioia. Proprio per questo motivo il percorso sarà reso leggero dalla consapevolezza che se cambiamo i nostri pensieri negativi, possiamo cambiare la realtà, perché quest'ultima dipende molto da come la percepiamo e ovviamente il nostro stato d'animo è fondamentale. E Paiella ci mostrerà come fare, cantando canzoni ottimiste, ma anche tristi, a seconda del sentimento di cui vorrà parlare. Un'esperienza tutta da vivere, che solo apparentemente può sembrare impegnativa, ma che in realtà servirà, nel suo complesso, a riportarci verso emozioni e sensazioni positive che ci consentiranno di uscire da teatro con il sorriso sulle labbra e un piccolo segreto in tasca per affrontare la quotidianità.
Cristiana Carnevali |
AutriciSiamo donne, di Polverigi e intorno al pentolone della marmellata ci divertiamo davvero! Archivio
Luglio 2022
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