Nel secondo atto si presenta un sedicente insegnante di musica, don Alonso, che si spaccia per sostituto di Don Basilio, purtroppo malato. In realtà è di nuovo il Conte di Almaviva in un nuovo travestimento e pur se Don Bartolo è titubante su questo personaggio, alla fine, distratto anche da Figaro con la scusa della rasatura, non si accorge di una lettera che passa nelle mani di Rosina, lettera nella quale il Conte cerca di spiegare a Rosina tutta la situazione, ma irrompe Don Bartolo che cerca di intorbidire ancor di più le acque, tanto che Rosina accetta di sposarlo. A Don Bartolo non sembra vero e chiama immediatamente il notaio per suggellare l'unione, ma Figaro e il Conte di Almaviva si giocano l'ultima carta: entrano nella camera di Rosina, passando dalla finestra usando una scala. Finalmente le carte si svelano, il Conte dichiara di essere Lindoro e di essere innamorato di lei, svelando che i travestimenti gli erano serviti solo per poterla chiedere in moglie. Rosina accetta la proposta e mentre pensano di fuggire, si accorgono che la scala fuori dalla finestra non c'è più. Don Bartolo è andato a chiamare le autorità, sospettando la presenza di un estraneo e va a cercare direttamente un magistrato, visto che delle guardie non si fida più, memore della volta precedente con il soldato ubriaco. Mentre si dà da fare per rintracciare l'uomo di legge, il notaio che aveva mandato a chiamare arriva a casa sua e Figaro lo convince che il matrimonio per il quale è stato chiamato è quello del Conte di Almaviva e di Rosina che viene così siglato. Don Bartolo torna a casa a "cose fatte" e solo quando il Conte rinuncia e gli lascia tutta la dote di Rosina, tira un sospiro di sollievo e benedice gli sposi!
Cristiana Carnevali