Enrico ha le mani magiche, come fisioterapista è richiestissimo, come uomo ha una forte passione per lo sport e va per mare e per monti indifferentemente, perché si divide tra barca a vela e sci...
Giovanni si alza prestissimo la mattina, non sveglia nessuno, ma si prepara e va nella sua fabbrica di manufatti di ferro per l'edilizia. Anche lui va con gli sci. Ed è amico di Enrico. Per questo si diletta anche con la barca a vela...
Felice è uno scultore. A Bologna, dove lavora, realizza opere meravigliose e riproduzioni pressoché perfette delle persone che ama (nella sua rappresentazione della maternità ci sono sua moglie e suo figlio a sei mesi). Per lui né mare, né montagna, ma dategli il baseball con quelle belle corse a perdifiato attraverso le basi ed è contento...
Luca è musicista e compositore. E' di Aosta e ha una passione sfrenata per le sue montagne. Fa delle foto bellissime, non solo al Monte Bianco. Fotografa tutto, ovunque si trovi. Assomiglia tantissimo a John Belushi e ha una mania, quella di dare i nomi a tutte le cose che gli appartengono. E' per questo che il suo pianoforte si chiama Giampiero e il suo sax Arturo...
Mario ha una corporatura atletica e di sport ne macina continuamente ora che è in pensione. Con la canoa è arrivato fino in Croazia, ma tanto per citare una meta che si è prefisso e ha raggiunto. E poi barca a vela, sci, corse. Si è scelto anche un cane molto atletico per farsi accompagnare in questi suoi allenamenti in spiaggia o per la campagna. E se Callisto, il cane appunto, non fosse stato così focoso, non lo avrebbe proprio voluto! Ti fa sentire a casa. Sarà per quella marcata cadenza anconetana...
Enrico, Felice, Giovanni, Luca, Mario... insieme ad Aldo, Michela, Daniela, Gemma, Claudio, Piero e Loredana sono tutti i protagonisti del film di Silvio Soldini e Giorgio Garini "Per altri occhi". Soprattutto sono tutti non vedenti. E tutti straordinari. Forse non è un caso che il sottotitolo del film sia proprio "Avventure quotidiane di un manipolo di ciechi", perché con la determinazione e l'autoironia con cui tutti si sono messi a disposizione della macchina da presa, sono stati capaci di emozionare, ma anche strappare una risata, tra una battuta e un passaggio commovente.
Incontrarli dopo la proiezione del film, in occasione della terza tappa dei festeggiamenti novembrini per il trentennale della Croce Gialla di Agugliano, è stato un privilegio per chi ha avuto il coraggio di fare i conti con se stesso, mettendosi in gioco e in discussione. Perché loro non hanno limiti, loro questi percorsi li hanno già fatti, loro si sono chiesti "Perché proprio a me?", ma non sono rimasti inerti, né si sono crogiolati in una situazione più comoda, magari al riparo delle quattro mura di casa, tra le premure e le coccole dei familiari. Hanno scelto di fare le proprie vite, hanno scelto di sfidarsi e anche di sfidare un po' il mondo che li circonda e che spesso sembra così indifferente. O forse non solo sembra...
Tutti loro dimostrano che la sensibilità non è un'entità astratta, di cui si parla ma che non si sa bene cosa sia. Ce l'hanno sempre in tasca e hanno cento, mille occhi in più di chi ci vede bene, perché vedono con il cuore. Loro non si pongono limiti, ma non sono incoscienti! Hanno solo una gran voglia di vivere una vita piena. Di soddisfazioni, di esperienze, di conquiste. E nel frattempo questa loro vita l'hanno raccontata, si sono raccontati, hanno mostrato che cosa succede ogni giorno nella loro quotidianità, tra una difficoltà e un sorriso, diventando dei simboli, esempi inconsapevoli per chi si trova nelle stesse condizioni, ma non vuol sciupare la propria vita piangendosi addosso.
Sono uno stimolo forte anche per chi è insoddisfatto, depresso, ansioso e si rovina le ore non sapendo di avere tesori grandissimi dentro di sé. Non si sentono uomini e donne straordinari, ma lo sono nella loro semplicità e vitalità, lo sono nel momento in cui ci confrontiamo con la loro energia e scopriamo di esserne privi. E' per questo che conoscerli e passar con loro anche solo qualche ora è stato un privilegio che chi non c'era si è perso per sempre, insieme a un confronto serrato e senza troppi fronzoli, fatto di colpi bassi e sensazioni forti. Ma soprattutto di emozioni irripetibili che solo uomini semplici, ma ricchi di voglia di onorare la propria vita, lottando fino in fondo e non sprecando nemmeno un minuto, sono stati capaci di donare. Grazie alla Croce Gialla di Agugliano per questo appuntamento che ha permesso di guardarsi dentro e riflettere, sicuramente crescendo un po'! Il prossimo appuntamento di sabato 28 novembre sarà con La Corrida e i dilettanti allo sbaraglio. Per chiudere le celebrazioni in allegria.
Cristiana Carnevali