Leggera, vivace, risoluta, veloce... E' una modalità di scrivere moderna e che non manca di affascinare, nella sua capacità di passare velocemente sulle cose e al tempo stesso lasciare input continui, per far sì che una storia possa delinearsi chiaramente nella mente di chi legge. E' il modo di scrivere di Maria Anna Mastrodonato, protagonista presso la Biblioteca comunale di Polverigi, per l'occasione addobbata a festa per le imminenti festività e piena di gente, di un pomeriggio letterario in cui è stato presentato il suo primo libro “Venti anni”.
La storia è di quelle con tanto di inaspettato colpo di scena finale. Piacevole, ben scritta, si divora in una notte, tanto si ha voglia di sapere come va a finire! E ovviamente le ultime pagine portano quella sferzata di energia, dovuta alla sorpresa, esaltando ancora di più la storia che è poi, fondamentalmente, una storia tenera di universitari che vivono in una città non loro, una storia, almeno inizialmente, di quelle che abbiamo vissuto tutti e che vivono oggi i nostri figli. Poi si trasforma in sogno romantico e lì ci mettiamo tutta la nostra voglia di vivere una favola che termini proprio come finiscono le fiabe con un “e vissero felici e contenti”. Anche se, per arrivare a un finale così... ne passano di avventure e sorprese!!!
Vent'anni è la prima fatica, anche se non è proprio così, di Maria Anna, polverigiana adottiva che si è aggiudicata subito, al primo colpo, la vittoria al concorso di narrativa “Storie nel cassetto”, organizzato dall'associazione La Guglia di Agugliano. “Venti anni” non è esattamente il primo romanzo scritto da Maria Anna. Lei che ama i gialli ha scelto però di esordire con un romanzo romantico, ma ha il cassetto pieno di fogli scritti. Almeno altri quattro libri sono pronti da dare alle stampe! Sportiva, vulcanica, con una vita piuttosto frenetica, divisa tra lavoro e famiglia e soprattutto tre figlie che segue attentamente nei loro percorsi scolastici e sportivo-ludici e che a loro volta seguono lei nelle sue avventure letterarie, con gruppi di amiche e amici che non dimentica mai e che incontra regolarmente e con giornate da 24 ore, perché anche quelle delle “Wonderwomen” sono così, c'è da chiedersi dove prenda anche il tempo per scrivere. Ma chi è avvezzo, sa che le parole nascono all'improvviso e altrettanto repentinamente trasbordano su un foglio bianco, fino a formare le storie. Tante storie. Tutte le storie già presenti nel cassetto di Maria Anna. E anche quelle che verranno.
Cristiana Carnevali