Un omaggio al sommo Dante e uno molto più moderno e legato ai giorni nostri con il chiaro riferimento all’Expo 2015, in mezzo a streghe, mostri, trampolieri e spettacoli di luci e giochi con il fuoco. Anche l’edizione 2015 della Notte delle Streghe è stata messa in archivio, con il suo carico di spettatori soddisfatti e di bambini a metà tra il felice e lo spaventato. E dire che ci avevano provato in tanti, quest’anno, a minare il successo che si ripete, a Polverigi, ormai da 27 anni. I lampi e le nuvole nere in lontananza, l’accenno di pioggia nella vicina Agugliano, la stessa Ancona che ha pure organizzato una delle sue innumerevoli “notti colorate”, che si ripetono uguali a se stesse praticamente ogni mese dell’anno! Che dire? Tutto si è svolto in perfetta regolarità, dal servizio navetta che ha collegato continuamente i parcheggi al paese, facilitando gli spostamenti dei visitatori, ai fuochi di artificio che sono seguiti al volo della strega, fantoccio quest’anno, con tanto di risata terrificante che accompagna il suo attraversamento del cielo della piazza.
Chissà che cosa hanno predetto le streghe che leggevano le carte al Roccolo? E chissà se qualcuno, carta e penna alla mano, ha preso nota dei tanti consigli di strega che delimitavano uno dei percorsi? Chissà se Caronte ha trovato qualcuno disposto a farsi traghettare? E chissà se la nonnina delle favole allestite al Parco della Rimembranza, alla fine è riuscita a raccontare le sue storie? Qualunque sia la risposta, non è questo l’importante, quanto piuttosto ringraziare e complimentarsi con tutte le persone che hanno lavorato (e lo hanno fatto per mesi) per far sì che anche quest’anno lo spettacolo fosse unico.
Una piccola nota negativa sicuramente c’è e sarà bene farne tesoro per i prossimi anni: i continui spostamenti di situazioni ormai consolidate hanno portato a qualche difficoltà. Ci riferiamo agli stand gastronomici la cui dislocazione ha un po’ lasciato interdetti i visitatori, costretti ad affollarne alcuni, lasciandone vuoti altri. E poi alcune zone allestite (Borgo e Roccolo) interdette al passaggio dalle 23.30, impedimento che ha costretto alcuni a non godere appieno di tutti gli allestimenti in ogni angolo di Polverigi. Niente di irreparabile, per carità, ma sarebbe bene tenerlo presente per le prossime edizioni, perché si sa, come Cenerentola allo scoccare della mezzanotte, volata la strega e finiti i fuochi d’artificio tutti scappano via e per fortuna senza lasciare scarpine e scarpette…
Nota curiosa, in un paese che si trasforma totalmente, in occasione della Notte delle Streghe, anche nei lampioni che non sono più tali, si distingue pure il menu del ristorante di fianco alla chiesa: un divertimento anche solo leggerlo nelle sue specialità, dalla lasagna della vecchia strega al breccì del cimitero, fino alle verdure del camposanto e ai dolci della nonna maledetta e come se non bastasse, alla fine l’oste consigliava anche un bicchiere del suo sangue (vino di visciola)!
Cristiana Carnevali