A classificarsi al primo posto nel concorso letterario “Storie nel… cassetto” quest’anno è stata Maria Scarponi di Polverigi, con il suo “Anno Domini”, un rievocare, quasi con nostalgia, di ambientazioni, tradizioni, lavori della nostra terra, un tempo passato, ma che sapeva di cose vere e pulite, di valori e sudore della fronte. Il premio di narrativa, ideato dall’Associazione Culturale La Guglia, è stato consegnato a Polverigi, domenica 17 gennaio, in una cerimonia che ha festeggiato sei vincitori, mettendo in archivio l’edizione numero quattro. Con una partecipazione di autori che vengono da sempre più lontano (pur se ancora nei confini della nostra regione), anche gli argomenti diventano sempre più diversi come le modalità dello scrivere, in cui ogni tanto si inserisce una battuta dialettale, una ninna-nanna marchigiana, una tradizione che se pur non è propriamente la stessa del nostro paese, sicuramente le si avvicina proprio!
Di Pesaro il secondo classificato, Maurizio Garattoni, che nel suo “Sogno nel cassetto” ha proposto ugualmente ricordi e nostalgia, attraverso i sentimenti con cui si avvolgono oggetti ritrovati in fondo a un cassetto.
Un ex equo al terzo posto, per Maria Anna Mastrodonato di Polverigi e il suo “Sorelle” ed Emanuela Petritoli di Santa Maria Nuova con “La principessa che mise radici”. I giurati hanno ammesso di aver avuto difficoltà nello scegliere tra i due lavori, probabilmente anche per la completa diversità dei due testi, uno, il primo, con la storia di una eredità e di un pacco di vecchie lettere che permette di mettere in parallelo sensazioni ed emozioni di un tempo con quelle di oggi, mettendo in gioco anche le “sorelle” della Croce Rossa che erano anche rappresentate in sala da alcune esponenti, mentre l’altro, il secondo testo classificatosi al terzo posto, è una favola attraverso la quale si ripercorrono le tappe della vita, con la domanda, non di poco conto: meglio avere le ali o mettere le radici?
Il quarto classificato, Adriano Marchi di Camporotondo di Fiastrone (MC) ha deliziato il pubblico presente alla premiazione, recitando a memoria il suo racconto in dialetto con un brio e una capacità unici, da bravo attore qual è. La sua storia è tutta incentrata sulle paure dei bambini, uno in particolare, quello che parla in prima persona, “minacciato” dagli adulti con l’arrivo del lupo cattivo e non solo, tanto da aver risvegliato non pochi ricordi sui presenti nella Sala consiliare di Polverigi, tra un applauso e una risata.
Si è affidato in parte al dialetto anche il quinto classificato, Vincenzo Bordonaro di Castelfidardo con “La domenica del riò”, una botta e risposta (in italiano e in anconetano) tra due fratelli che ricordano la loro domenica, in un susseguirsi di abitudini che li accompagnava dalla mattina appena svegli fino alla sera del giorno di festa.
Un premio speciale è stato consegnato a Francesco Lo Iacono di Agugliano con il suo racconto “Paola” per essere stato il testo più moderno e originale tra tutti quelli giunti dai Comuni di Agugliano, Camerata Picena, Offagna, Polverigi e Santa Maria Nuova. Il premio speciale, infatti, è stato istituito proprio per riconoscere un premio ad un autore o una autrice residente in questi Comuni sedi della Libera Università “I Cinque Castelli” che sin dall’inizio ha appoggiato il premio di narrativa ideato dall’Associazione Culturale “La Guglia” . Messa in archivio questa edizione, si guarda già alla quinta, in attesa di leggere le proposte che arriveranno da autori del nostro territorio e non solo.
Cristiana Carnevali